domenica 24 luglio 2011

Spesa consapevole (2)



- pasta sfoglia quadrata e surgelata senza alcol. Scatola con 2 pezzi da 250g l'uno.

Mini-croissant farciti

As-salam 'alaykom wa rahmatullah !!

Scusate se non sono molto presente nel web ultimamente ma ho una cosina a cui pensare! Però.... passando da una parte del divano all'altra ed essendo quasi ora di pranzo ho pensato di fare questi sfiziosetti semplici e facilissimi (in poco più di mezz'ora).

Stendi un rotolo di pasta sfoglia (meglio se rotonda) e dividila in 8 spicchi, possibilmente con una rotellina smerlettata (quella per fare i ravioli).
Metti all'interno la farcitura che vuoi -io ho utilizzato salsiccine di pollo- posiziandola all'inizio del bordo ed arrotolando la pasta su se stessa, chiudi e schiaccia le estremità ottenute girandole all'interno (a mo di mezza luna).
Se vuoi rendere il tutto più "ermetico" spennella con dell'uovo sbattuto, bucherella il tutto con i rebbi di una forchetta e posiziona il piatto con i croissant dentro il frigorifero per un po' di tempo (10 minuti) --> la pasta sfoglia quando è fredda si gonfia di più.
Toglili dal frigo e mettili nel forno pre-riscaldato a 180° per 15 minuti. Voilà !!!
Un antipasto veloce, buono, simpatico e di ottimo impatto visivo !!!


                                         

venerdì 8 luglio 2011

Il cibo halal diventa uno spot

PARIGI - In uno spot si vede una giovane coppia dai tratti maghrebini mentre fa la spesa al supermercato e nel carrello mette lasagne e paella certificate 'halal', per musulmani. "Noi sì, mangiamo halal ed è una vera delizia", dice lui. In francese c'é anche la rima.
Il primo spot televisivo per clienti musulmani ha fatto la sua apparizione sulle tv francesi in questi giorni di ramadan, in Francia. Potenzialmente si rivolge a cinque milioni di consumatori (il paese ha la più numerosa comunità musulmana d'Europa) sempre più praticanti del digiuno: sono il 70% i musulmani di Francia a rispettarlo.
A lanciare quella che potrebbe diventare una nuova moda tutta francese - e che testimonia intanto un business nascente - è il gruppo Ferico, filiale di Panzani, che da più di un secolo vende couscous con il nome Zakia.
La campagna è diventata subito visibile perché dallo scorso 17 agosto passa su alcuni dei canali più visti d'Oltralpe, Tf1 e M6, oltre a quelli del digitale terrestre. La scelta del periodo neanche è casuale: è provato che i musulmani consumano di più durante le quattro settimane del ramadan.
Ragù alla bolognese, pizza, gratin, ravioli ripieni, minestre, latte e frutta e non solo carni tutte rigorosamente halal (cioé leciti) diventano allora la gallina dalle uova d'oro, in tempo di crisi, delle marche di alimentari. Nei supermercati di Francia sono comparsi 400 prodotti diversi. L'agenzia Solis, specializzata in marketing etnico, ha stimato il mercato a circa 4 miliardi di euro nel 2009 con una crescita annua del 15%.
In Francia, il 93% dei maghrebini ed il 55% dei cittadini subsahariani comprano prodotti halal. Già qualche settimana fa era comparso sugli Champs-Elysees un cartellone pubblicitario per salami e prosciutti halal della marca Isla Delice.
Una novità, anche quella, su uno dei templi dello shopping di Parigi, mentre i fast-food e le macellerie islamiche spopolano piuttosto nei quartieri arabi e in banlieue. Ma ora lo spot per la tv in prima serata su Tf1 piace ancora di più ai musulmani di Francia che, come spiegano alla Solis, si sentono finalmente clienti come gli altri.
"Ci sono un sacco di arabi in questa pubblicità, è la prima volta che vedo una cosa del genere in Francia. Finalmente contiamo economicamente in questo paese", scrive Mounafia su un sito internet della comunità araba francese Bladi.net. Intanto, nei negozi della catena Auchan gli spazi di vendita per i prodotti halal in questi giorni sono moltiplicati per dieci. (ANSAmed).(di Luana De Micco)

Giovedì 27 Agosto 2009


mediterraneo.it

domenica 3 luglio 2011

Spesa consapevole (1)

Facendo zapping per il web ho notato che nessuno ha mai pensato di stilare una lista precisa e completa di alimenti halal (o non contenenti ingredienti vietati) nell'arco dei nostri "giretti" del fine settimana col marito per rifornire la dispensa ---> solo sparute citazioni.
In questo post analizziamo la situazione del LIDL ed ESSELUNGA.


- pane in cassetta sprovvisto di alcool etilico (l'unico caso che io sappia);
- piadina senza strutto.


- salsine (rosa e tonnata) della Calvè, ove al posto dell'alcool etilico c'è quello di barbabietola --> reperibili quasi ovunque;
- ketchup senza alcool di vino.

Chi avesse dei consigli, delle aggiunte o delle critiche sono ben disposta ^^.

Inchieste e Paragoni

venerdì 1 luglio 2011

4 occhi (ormai) sul MERCATO halal

Halal Food ... ma siamo veramente sicuri che queste aziende porteranno dei benefici alla nostra alimentazione?


                             

mercoledì 29 giugno 2011

Dolcetti al cocco in forno !

Vi posto oggi un'alternativa ai dolcetti che ha cucinato la sorella.


Ingredienti:
cocco macinato (125g)
zucchero (150g)
farina OO (40g)
uova (2)
sale (un pizzico)


Preparazione:
Versa in una terrina tutti gli ingredienti, facendo attenzione ad amalgamare bene il tutto con un cucchiaio di legno, fino a che non riesci ad ottenere un impasto compatto ed omogeneo.
Forma delle palline delle dimensioni di una noce e disponile su carta da forno; la farcitura è facoltativa, ma consigliata! Io ho messo un po' di uvetta e po' di noccioline.
Cuoci a 180° in forno preriscaldato per circa 10 minuti e poi spolverizzali con lo zucchero al velo.


Improvvisazione:
Riflettendoci su potrebbero essere gradite tutte le "farine" provenienti da frutta secca: nocciole, noccioline (snack), noci, mandorle, anche cau cau! Come ripieno qualsiasi altro ingrediente di piccole dimensioni che si adatti bene al composto.


Aggiornamento delle ore 14,34:
Ecco quelli che preferisco (sono scaglie di zucchero, solamente la farina è di cocco):




martedì 28 giugno 2011

Halal made in Italy?!



BARI – L’obiettivo è favorire l’incremento del numero di imprese che possono entrare nel circuito di esportazione non solo nei Paesi dell’area del Mediterraneo, ma anche quelli dove la presenza dei musulmani è consistente e il prodotto Halal ha maggiori opportunità di penetrazione commerciale.
Con queste parole il presidente della Camera di Commercio Italo-Orientale di Bari, Antonio Barile, ha presentato questa mattina il protocollo d’intesa firmato con Halal Italy, autorità internazionale di certificazione islamica, impegnata nella promozione del mercato Halal, ovvero tutti quei prodotti che per origine, tracciabilità, processi di lavorazione e sicurezza sono considerati leciti per i musulmani.
“Il giro di affari è pari a centoquintanta miliardi di dollari annui nel mondo, nove miliardi in Europa e cinque in Italia. La certificazione Halal Italy permette alle aziende italiane di entrare in contatto con oltre due miliardi di potenziali consumatori” spiega Sharif Lorenzini, presidente di Halal Italy.
Il principio generale della religione islamica è quello di proteggersi dal male, quindi anche evitare cibi o bevande che possono essere prodotti in modo non idoneo per la nostra salute e integrità, spiega Doriana Cisonno, responsabile comunicazione della Halal Italy. “L’attenzione della certificazione – continua Cisonno – si concentra sui cibi e sugli alimenti a base di proteine o grassi di origine animale come tutta la carne (esclusa quella di maiale), che va macellata secondo un preciso rituale, ma anche le bevande che non devono contenere alcool”.
Settori in forte sviluppo per la cultura Halal sono quelli dei cosmetici e dei farmaci.
Con il protocollo d’intesa si procederà alla certificazione delle produzioni pugliesi e come spiega Dario Stefano, assessore regionale alle Risorse agroalimentari, “la certificazione diviene un’ulteriore garanzia per il consumatore perchè deve essere garantita la tracciabilità: ciò significa che è indispensabile conoscere la provenienza di determinati prodotti, così come richiesto dalle direttive della comunità europea”.

barisera.net

Condivisione KhadijAnnarita


Torta sbriciolata alla ricotta
Ingredienti per la pasta
3oog farina
100g zucchero semolato
100g burro
1 uovo intero
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito vanigliato
1 bustina di vaniglia
Ingredienti per la farcia

500g ricotta
150g  zucchero a velo
100g cioccolato a scaglie (o gocce di cioccolato)
Procedimento



Per la pasta. Fondere il burro. In un recipiente mettere la farina a fontana, lo zucchero, il sale, il lievito, la vaniglia e il burro fuso. Impastare e aggiungere l’uovo intero. Impastare finché non si ottiene un composto sbriciolato di colore uniforme. Lasciare riposare.
Per la farcia. Lavorare la ricotta con lo zucchero, con una frusta o semplicemente con un cucchiaio finché non si ottiene un composto abbastanza liscio, aggiungere il cioccolato a scaglie.
In una tortiera di media grandezza mettere la carta forno e più della metà della pasta, disporla sul fondo in briciole ricoprendo ogni spazio vuoto. Mettere la farcia spianandola con una spatola e mettere infine la pasta sbriciolata che rimane sulla farcia ricoprendola tutta.
Infornare a 140° finche la torta non è cotta (ca. 20 m, dipende da quanto è forte il vostro forno).
Questo è dolce è più buono se mangiato freddo quindi va conservato in frigo. È amato da tutti i bambini, nutriente e gustoso!
Buon appetito! (Jazaha Allahu khairan ukhti)


Consigli da parte mia


La pasta 


E' molto meglio farsi una quantità per almeno un paio di volte per la pasta frolla, dato che è un procedimento non molto semplice (almeno per le principianti).


Per 400g di pasta:


farina di tipo OO (250g)
burro (50g)
zucchero al velo (100g)
tuorli (2)
sale (mezzo cucchiaino)
vanillina (1 bustina) o buccia di limone (intero)


Metti la farina su di un piano di lavoro e componi la classica fontana, aggiungendo il burro ammorbidito (mai sciolto!) e tagliato a fettine sottili.
Versa al centro dell'impasto i tuorli, lo zucchero il pizzico di sale e la vanillina (o il limone).
Cerca di lavorare velocemente con i polpastrelli per formare una palla omogenea, avvolgendola poi nella pellicola trasparente e riporla in frigorifero per circa 30 minuti (o poco più).
Ecco, la pasta è pronta per essere stesa su di una spianatoia infarinata e poi utilizzata per le tortiere che desiderate.
In alternativa può anche essere usata "in bianco" ---> con una forchetta bucherellate il fondo affinchè non si sollevi durante la cottura; ricoprite la tortiera con carta da forno e sopra la pasta posizionate una manciata di legumi secchi.
In forno per 20 minuti a 200°.
Quest'ultimo (procedimento) serve semplicemente per poter farcire la pasta a freddo.


La farcitura


ricotta fresca (300g)
gocce di cioccolato fondente (50g)
farina OO (3 cucchiai)
uova (3)
zucchero semolato (3 cucchiaini)
cannella in polvere (mezzo cucchiaino)
buccia di limone grattugiato (mezzo cucchiaino)
zucchero al velo (qb)
sale (1 pizzico)


Metti in una terrina i tuorli e lo zucchero semolato, tentando di formare una spuma di uovo e zucchero (al limite prendete l'affidabilissimo sbattitore elettrico!).
A questo composto poi aggiungete la farina, la cannella e la scorza di limone grattugiata.
Prendete la ricotta ed ammorbiditela un po' con 2 cucchiaini di acqua tiepida ed assieme alle gocce di cioccolato unitele agli altri ingredienti.
In un'altra ciotola montate gli albumi a neve fermissima (e che sia tale perchè altrimenti alla fine avrete una farcitura troppo liquida!).
Incorpora gli albumi a tutto il resto e lavora il tutto mescolando dall'alto verso il basso.
Stendi la pasta frolla e tira una sfoglia rotonda con la quale fodererai la tortiera (ricoperta da carta da forno o al silicone) pareggiando i bordi con le dita.
Versaci dentro il composto e liscia la superficie; tienila in forno per 30 minuti a 200°.
Sfornala e spolverizzala con lo zucchero al velo.


Ho anche effettuato un'alternativa alla torta intera per al-iftàr di giovedì scorso, ossia... dei tortini di ricotta e cioccolato.
La variante è semplicissima: invece che prendere la tortiera acquistate i tortini per muffins e foderateli di pasta frolla (facendo attenzione al fondo!).
Una volta pronti gli stampini con la frolla versa qualche cucchiaio di farcia dentro e tempo e cottura rimangono gli stessi.

domenica 26 giugno 2011

Bufala Halal

Sapete quante sono nel mondo le persone di fede islamica? Due miliardi circa! E hanno regole alimentari molto ben definite, rigide, governate dal principio ‘halal’. ‘Halal’ significa ‘lecito’, conforme dunque ai principi del Corano e della Sharia (‘haram’ significa esattamente il contrario)! Se un cibo è ‘halal’,  è mangiabile! Ora, si calcola che il mercato delle certificazioni halal, sempre in costante espansione, sia addirittura quattro volte più esteso di quello delle certificazioni biologiche. Pensate, inoltre, che per molti Paesi islamici quello ‘halal’ è un requisito doganale vincolante per l’ingresso e la commercializzazione di prodotti alimentari. Il consorzio della Mozzarella di Bufala Campana DOP, dunque, proprio pochi giorni fa ha avviato il processo di conformità ‘halal’ per alcuni caseifici. Antonio Lucisano, direttore del consorzio di tutela della ozzarella di bufala campana Dop, si è avvalso dell’aiuto dell’Imam Abdallah Massimo Cozzolino e di Zayd Ibn Thabit, presidente dell’associazione culturale islamica e ha sottoposto all’attenzione dei caseifici la possibilità di certificare l’azienda al sistema di gestione halal. Il punto è che non ci saranno differenze nella produzione prevista dal disciplinare della DOP. Semplicemente i caseifici che ottengono la certificazione devono rispettare delle piccole regole durante il processo di lavorazione del prodotto. Oltre a dover indicare la data di produzione insieme a quella di scadenza, infatti, regola imprescindibile è quella che prevede l’utilizzo di prodotti senza alcool per la pulizia degli impianti. Nessuna differenza per quanto riguarda la qualità del prodotto, dunque. La prima mozzarella halal verrà prodotta da un’azienda di Castel di Sasso, in provincia di Caserta. Presto potremo trovare tra gli scaffali del supermercato prodotti con marchio halal: un bel passo in avanti per l’integrazione delle comunità di minoranze religiose!


farina.tv

I panini al latte di casa mia !!

Come dice sempre la sorella Hanan, è più complicato fare un pezzettino di pane entro le mura domestiche che lavorarlo in negozio; jazaki Allahu khairan a lei che mi sopporta in tutte le variazioni che quotidianamente decido di fare !!
Quest'oggi vi propongo la ricettina semplicissima dei panini al latte, riveduta per dosi e tempo (contrariamente alle impostazioni originali).

INGREDIENTI
Farina OO di grano tenero o manitoba (500g)
Latte (300cl circa)
Burro (70g)
Lievito fresco (25g)
Sale (1 cucchiaino)
Zucchero (2 cucchiani)

PROCEDIMENTO
Inizia sciogliendo il lievito fresco in metà del latte caldo; ho scritto 25g (in molti casi corrisponde ad un cubetto confezionato singolarmente), ma potete aggiungere qualche grammo in più se desiderate una lievitazione più proficua ---> di solito sono esattamente 50g per ogni kilo di farina.
Sbattete il lievito fino a che non si crea la classica schiumetta, poi, formate entro una ciotola capiente la "fontana" di farina alla quale unirete il composto appena formato, il burro (fatelo ammorbidire a temperatura ambiente e poi affettatelo finemente sopra), lo zucchero, il sale e la parte restante del latte caldo.
Impasta per 10 minuti (circa) fino a che la pasta risulterà essere morbida ed elastica.
Lascia lievitare un'ora in un posto abbastanza caldo; di solito il forno con la luce accesa è il posto ideale ma dipende dalle stagioni. D'estate occorrerà un tempo ridotto, mentre d'inverno potete perfino prolungare la posa a 2 ore.
Trascorsa l'oretta riprendete in mano l'impasto e lavoratelo di nuovo, formando questa volta delle piccole palline di pane che lascerete nuovamente riposare per un'altra oretta nella postazione di prima (devono essere coperti in entrambi i casi!). Abbiate l'accortezza di appoggiarli in una teglia ricoperta di carta da forno o ben oliata.
A lievitazione avvenuta spennellateli con abbondante latte fresco e cospargeteli di buonissimo sesamo bio.
Ora, in forno a 180° per 15/20 minuti e.... se farciti sono irresistibili. Buon appetito !

CONSIGLI 
Al posto del burro la ricetta originaria prevede 130cl d'olio d'oliva, ma per rendere il panino morbido anche il giorno dopo io preferisco mettere questo altro ingrediente (che ovviamente li rende meno leggeri ma più gustosi!).
Il latte doveva essere 500cl ma è impossibile impastare con 500g di farina tutta questa mole di liquido (ovviamente differente per consistenza dall'acqua!), quindi.... o diminuite il latte (come già descritto) o aumentate la farina a 750g.
Ho citato il sesamo, però in alternativa potete spolverizzare i panini con tutte le spezie (tritate) che gradite.. spazio alla fantasia !! Origano, basilico, coriandolo..

p.s.
Per le foto mi sto attrezzando, incha Allah !!

sabato 25 giugno 2011

Agli utenti ed alle utentesse, incha Allah !!

As-salam 'alaykom wa rahmatullahi wa barakatuhu !!!

Chi dice che il cibo halal debba essere necessariamente quello proveniente dai paesi prettamente "arabi" ?!
Un blog che andando contro tutte le indicazioni della classica tradizione che nessuno ha imposto, vuol dare delle alternative per chi non gradisce oltre passare i confini patriottici ^^.
Ovviamente, incha Allah, contributi internazionali saranno graditi ma.. sono una spassionata amante della cucina italiana e la percentuale statistica propenderà per la suddetta citata !
Nel web non ho ancora scovato come il nutrimento quotidiano di un musulmano possa essere variabile dalle classiche ricette; sì, certo... spazi che invitano ai piatti maghrebini e/o dei paesi del golfo, ma mai qualcuna che si sia improvvisata come una cuoca con sfondo anomalo !!
Cucina halal new age ^^.

Jazakum Allahu khairan a tutte le sorelle che vorranno partecipare con ricettine subordinate alle varie regioni di provenienza; per ogni contatto che sia discreto e garbato il mio contatto (anche msn) è nel profilo.
Che Allah (subhana wa ta'ala) accetti lo sforzo. Amin !!