domenica 26 giugno 2011

Bufala Halal

Sapete quante sono nel mondo le persone di fede islamica? Due miliardi circa! E hanno regole alimentari molto ben definite, rigide, governate dal principio ‘halal’. ‘Halal’ significa ‘lecito’, conforme dunque ai principi del Corano e della Sharia (‘haram’ significa esattamente il contrario)! Se un cibo è ‘halal’,  è mangiabile! Ora, si calcola che il mercato delle certificazioni halal, sempre in costante espansione, sia addirittura quattro volte più esteso di quello delle certificazioni biologiche. Pensate, inoltre, che per molti Paesi islamici quello ‘halal’ è un requisito doganale vincolante per l’ingresso e la commercializzazione di prodotti alimentari. Il consorzio della Mozzarella di Bufala Campana DOP, dunque, proprio pochi giorni fa ha avviato il processo di conformità ‘halal’ per alcuni caseifici. Antonio Lucisano, direttore del consorzio di tutela della ozzarella di bufala campana Dop, si è avvalso dell’aiuto dell’Imam Abdallah Massimo Cozzolino e di Zayd Ibn Thabit, presidente dell’associazione culturale islamica e ha sottoposto all’attenzione dei caseifici la possibilità di certificare l’azienda al sistema di gestione halal. Il punto è che non ci saranno differenze nella produzione prevista dal disciplinare della DOP. Semplicemente i caseifici che ottengono la certificazione devono rispettare delle piccole regole durante il processo di lavorazione del prodotto. Oltre a dover indicare la data di produzione insieme a quella di scadenza, infatti, regola imprescindibile è quella che prevede l’utilizzo di prodotti senza alcool per la pulizia degli impianti. Nessuna differenza per quanto riguarda la qualità del prodotto, dunque. La prima mozzarella halal verrà prodotta da un’azienda di Castel di Sasso, in provincia di Caserta. Presto potremo trovare tra gli scaffali del supermercato prodotti con marchio halal: un bel passo in avanti per l’integrazione delle comunità di minoranze religiose!


farina.tv

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